La playnapolist di Torino-Napoli

“Io sono la classica persona che ama solo quando soffre…” un po' di Mario Venuti, una spruzzata di Radiohead ed il gioco è fatto.
  • di Raffaele Calvanese

    La partita con il Torino presentava tutti gli argomenti tipici del DNA azzurro. Sfida da dentro o fuori, con i nostri diretti avversari già forti di una vittoria a mani basse. Noi a giocarci un piazzamento Champions fuori casa dopo un campionato in cui abbiamo raggiunto con una giornata di anticipo il record di punti della storia del club. A ripensarci sembra impossibile che con un torneo meraviglioso come quello disputato dal Napoli alla penultima giornata si sia così lontani dalla vetta e così vicini al terzo posto, eppure è così. In serie A nessuno ti regala nulla, specie se hai la maglia azzurra e quindi i nostri sono andati a prendersi questa vittoria con tanta classe e olio di gomito.

    Il cielo su Torino – Subsonica

    Uno dei momenti migliori della sfida di Torino è stato prima della partita, quando una delegazione della società è andata a rendere omaggio ai caduti di Superga. Grande rispetto e stima per la società granata, immensa devozione per il grande Torino. Il calcio non è fatto da sole 22 persone che corrono dietro ad un pallone. Il calcio è un universo fatto di regole, tradizioni e da tantissime storie da raccontare, non tutte belle, ma tutte accomunate dalla passione per questo sport.

    Canzone per Alex – Blindur 

    “La vita tende sempre a stabilire un nuovo record di velocità…”

    I Blindur sono un duo campano, di grandi aspettative, hanno dedicato una canzone ad Alex Schwarzer, che dopo una bufera ora si è qualificato per le olimpiadi. Ad un certo punto loro cantano: “è del fallimento altrui che ha fame la gente…” Il Napoli agli occhi di molti quest’anno sembra aver fallito, nonostante il record di punti mai raggiunto in serie A con una giornata di anticipo, nonostante il capocannoniere, nonostante il miglior assistman, nonostante mille altri motivi, eppure anche il secondo posto è un piazzamento che abbiamo dovuto sudarci. Perché nessuno regala mai nulla ed evidentemente i nostri limiti, appena superati sono già spostati qualche metro o qualche punto più in là, magari con i rinforzi giusti, magari con la consapevolezza di essere diventati grandi.

    Crudele – Mario Venuti

    “Io sono la classica persona che ama solo quando soffre…”

    Io credo che potremmo tranquillamente adottare questa canzone di Mario Venuti come inno sociale. Per la capacità che abbiamo di complicarci la vita in ogni maledettissima partita. Proprio in quei match in cui meritiamo di essere in vantaggio di almeno 3 o 4 gol ecco puntuali che facciamo il minimo indispensabile per poi subire il classico contraccolpo capace di tenerci in sospeso fino all’ultimo minuto. Se in qualcosa questa stagione è da migliorare è senz’altro nella gestione delle partite, non è possibile ogni volta dover temere il peggio fino al fischio finale, soprattutto quando si è dominato in larga parte della partita senza riuscire a capitalizzare tutto il buono fatto. Ammettere certi limiti è il primo passo per superarli.

    Stand – R.E.M.

    C’è un calciatore del Napoli che più che correre è ovunque. Non ti accorgi nemmeno di lui che si muove ovunque perché lui è ovunque. Contro il Torino Allan era praticamente in ogni zona del campo, non solo in mediana ma anche tra le linee. Il mediano partenopeo è stato il vero muro contro il quale sono andati a scontrarsi gli ultimi attacchi granata. Capace di recuperare palla e subire fallo per far respirare la squadra, Allan è stata una delle grandi rivelazioni di questo campionato. Uno da tenersi stretto.

    Daydreaming – Radiohead

    Avete presente il battage mediatico che hanno messo in piedi i Radiohead per l’uscita del nuovo album? Milioni di persone in attesa di capire cosa sarebbe successo, cosa sarebbe uscito fuori dal cilindro di Thom Yorke e soci? Io credo che nella testa del nostro allenatore, dopo anni col culo su panchine durissime, a farsi le ossa su ogni genere di campo, beh io credo che a questo punto se potessimo entrare nella testa di Sarri troveremmo l’atmosfera della nuova canzone dei Radiohead. Come un sogno ad occhi aperti, non ancora reale, ma vicino, incredibilmente vicino.

    Forza Napoli Sempre

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