La PlayNapolist di Napoli-Udinese

I Queen, Beatles e Lucio Dalla nel racconto in musica della vittoria al San Paolo
  • di Raffaele Calvanese

    Tenere il conto della striscia positiva degli azzurri sta diventando lavoro per statistici, spulciare i precedenti record comincia a richiedere sempre più tempo. Primo fra tutti il dato sulla solidità difensiva, poi il possesso palla, il numero di passaggi ed anche il numero di partite senza sconfitte. E’ una squadra che non fa prigionieri, una squadra che partita dopo partita evita di pensare a chi ha di fronte per andare a giocare il proprio calcio a prescindere dall’avversario. Sono giorni belli per i tifosi azzurri, giorni di rivalsa e orgoglio, giorni in cui il tifo capisce, a prescindere dai risultati, che ci si può innamorare di un’idea più che di un calciatore in particolare.

     

    The Beatles – Revolution

    You say you want a devolution, Well, you know, We all want to change the world…”

    Un allenatore a cui bastano 18 uomini per fare una rivoluzione è un uomo a cui il calcio sta stretto. Non si tratta solo di un campo di gioco con 22 uomini che corrono dietro un pallone, è un modo di affrontare la vita. Come quello di abbandonare un lavoro sicuro e rispettato per fare l’unica cosa che avrebbe fatto anche gratis: l’allenatore. Si dice che un uomo sia davvero libero quando non ha nulla da perdere, ed è forse in quella situazione che riesce a dare il meglio di se. A me pare che in un contesto calcistico carico di pressioni e di situazioni pregresse molto complicate Sarri sia venuto da uomo libero, capace di spiegare e trasmettere cosa possa essere la libertà anche ai calciatori, ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti. La classifica, i gol e le statistiche sono corollari per chi ama questo sport.

     

    Arctyc Monkeys – Red light indicates doors are secured

    Drunken plots hatched to jump it, ask around are ya sure? Went for it but the red light was showing And the red light indicates doors are secured..”

    13 partite, 33 gol fatti e solo 3 subiti. Chi siamo? Da dove veniamo? Dove stiamo andando? Domande a cui è difficile dare risposta perché anche i più convinti sostenitori del Napoli avrebbero scommesso su questi numeri. Anche se la posizione di classifica non ci pone ancora sul podio c’è un dato che ai tifosi azzurri fa ostentare un sorriso rassicurante: è la solidità difensiva. Anche il Mister ha tenuto sottolineare questo aspetto in conferenza stampa. Eravamo ormai abituati a costruire decine di opportunità con le nostre bocche di fuoco sostenuti dal vecchio adagio secondo il quale la miglior difesa è l’attacco, coscienti delle gambe traballanti dalla cintola in giu. Ma quest’anno le cose vanno diversamente. Albiol e Koulibaly dopo aver trovato le chiavi della difesa sembrano averle nascoste bene per tener chiusa la porta insieme al vero artefice di tutto questo: Reina, che ieri senza dare nell’occhio ha negato all’Udinese il pareggio con una parata importantissima che vale 3 punti.

     

    Queen – Don’t stop me now

    “ So don't stop me now don't stop me 'Cause I'm having a good time having a good time I'm a shooting star leaping through the skies “

    La chiave di tutto è divertirsi. Deve aver pensato questo ieri il Pipita quando ha segnato il suo duecentesimo gol in carriera. Non fermatemi adesso. Deve aver pensato anche questo subito dpo quel colpo da biliardo. Un gol impossibile, per molti, moltissimi. Non per lui evidentemente. Non fermatelo adesso, non fermate questa squadra che gioca un calcio bello da vedere e divertente non solo per chi lo guarda a giudicare dall’entusiasmo del più forte centravanti presente in italia in questo momento e non solo, forse, probabilmente. L’entusiasmo di Higuain è contagioso e produce effetti meravigliosi. Più di una persona aveva tremato dopo l’addio del suo mentore Benitez. Molti temevano che Gonzalo e gli altri calciatori di palato fino storcessero il naso al cospetto di un allenatore proveniente dalla provincia. Invece l’alchimia di ingredienti così diversi tra loro sta risultando esplosiva. Complimenti Gonzalo per i tuoi primi duecento gol, senza contare tutti quelli che hai fattof are fino ad ora a chi ha avuto la fortuna di giocarti vicino, noi per il canto nostro abbiamo la fortuna di tifare per te ed averti dalla nostra parte.

     

    Zibba e Almalibre – La saga di Antonio

    “Suoneranno cose nuove la musica non cambia anche se piove ma saran sempre le stesse cose “

    Poche cose sono sicure a questo mondo, la morte, la stupidità umana e l’assenza strategica di Antonio Di Natale contro il Napoli. Succede ormai da anni ed i tifosi non ci fanno nemmeno più caso. Di Natale è uno di quei talenti che conferma la regola del “Nemo profeta in patria”. Uno dei talenti più limpidi e duraturi del nostro calcio refrattario alle grandi piazze, capace di essere grande solo in provincia e troppo legato alla sua città natale per giocarci contro. Ieri l’Udinese è stata poca cosa contro un Napoli, come al solito da un po’ di tempo a questa parte, artefice del suo destino. Se la partita è finita solo uno a zero è stata solo colpa delle imprecisioni degli attaccanti azzurri. La fine della partita ha poi regalato il palcoscenico ad un altro Antonio, l’allenatore della nazionale, che ha pensato bene di non convocare Insigne e Jorginho, di gran lunga i due nomi più accreditati a vestire l’atra maglia azzurra. In nazinale è andato Gabbiadini, e la cosa fa piacere, anche se rende ancora più strana la politica del CT della nazionale, considerando i diversi minutaggi giocati dai tre calciatori partenopei. Mistero della fede (calcistica).

     

    Lucio Dalla – Futura

    Chiudi i tuoi occhi non voltarti indietro Qui tutto il mondo sembra fatto di vetro E sta cadendo a pezzi come un vecchio presepio.”

    Giocare una domenica pomeriggio alle 18, alla vigilia della ricorrenza che celebra la caduta del muro di Berlino. Una partita, l’ennesima in cui la squadra azzurra rende invalicabile la sua area e passa la maggior parte dei 90 minuti nella metà campo avversaria, tutto questo rende l’animo dei tifosi affamato di futuro. Nessuno nomina la parola magica ma tutti sono curiosi di sapere dove potrà arrivare questa squadra, è un progetto che ama nascondersi tra le righe dei quotidiani sportivi. In tutta onestà siamo abituati a non avere titoloni dedicati a noi e questo snobismo comincia ad andarci anche bene, usciremo fuori quando sarà il momento e lo faremo con i risultati, lo farà questa squadra che possiamo cominciare a chiamare Futura.

     

    #ForzanapoliSempre

     

     

     

     

    Condividi questo post