I Want You, Don Fabio

Una pazza idea si fa strada in uno dei nostri fondatori. Vuole Don Fabio dopo Don Rafé. Non Capello, però
  • gazzettino vesuviano

    di Alessandro De Simone

    Succede nelle migliori famiglie, chiamate Barcellona, Real Madrid, Manchester United, Bayern Monaco. Trovare la soluzione all’addio di un grande allenatore in casa. Adesso lo potrebbe fare anche il Napoli, con un suo pupillo, un giocatore che ha amato la squadra e la città e che è tornato a casa appena gli è stata presentata l’occasione.

    Sì, parliamo proprio di Fabio Pecchia, detentore del patentino per allenare in serie A e da due anni scudiero inseparabile di Rafa Benitez sulla panchina azzurra.

    Pochissima esperienza precedente, anche se la Coppa Italia di Serie C del Latina nella stagione 2012/13 è tutta farina del suo sacco. Esonerato mentre la squadra era terza in classifica e dopo avere vinto, in trasferta, la finale d’andata, Pecchia è stato vittima della peggiore abitudine del calcio italiano, quella smania dei presidenti di cacciare gli allenatori che non fanno il Triplete nelle prime otto partite della stagione.

    Meglio così, come si suole dire si chiude una porta, si apre un portone. Per l’Avvocato Pecchia si è materializzata un’occasione unica: due anni a stretto contatto con uno degli allenatori che ha vinto di più in attività e con un sistema di gioco e una mentalità internazionale.

    Rispetto a Rafa, Pecchia ha una maggiore flessibilità tattica. Amante del 4-3-3 di zemaniana memoria, già prima di venire a Napoli aveva testato personalmente le potenzialità del 4-2-3-1, modulo ostico ma di grande efficacia nel momento in cui i giocatori lo abbracciano senza pregiudizi. Cosa difficilissima nella catenacciara Italia, ma è quello il calcio che interessa al Napoli? Il Presidente vuole altri orizzonti per gli azzurri, quelli europei, ragione per cui è ben soddisfatto di una stagione che ha già visto un trofeo che è anche stato uno spot a livello mondiale, la Supercoppa Italiana, e un cammino in Europa League che ha in parte attenuato la delusione dell’esclusione dalla Champions.

    In attesa di conoscere le decisioni di Benitez, diviso tra la famiglia a Liverpool, ipotesi al momento che appare complicata, e un’ipotetica offerta da parte del Manchester City, che di conseguenza libererebbe un altro tecnico di grande valore come Pellegrini, che non ha escluso l’ipotesi di trasferirsi sul golfo più bello del mondo se arrivasse un’offerta.

    Brendan Rodgers sta portando il Liverpool a un passo dalla Champions, nonostante una stagione difficile e un Balotelli disastroso su cui tanto aveva investito. Quindi Rafa sta ancora pensando, le alternative sarebbero in linea con il budget che già viene stanziato per lui, tra Pellegrini, Spalletti, Bielsa, Klopp. Tutti grandi nomi dal profilo internazionale.

    Ma pensiamoci un attimo: Fabio Pecchia in panchina, uno stipendio oltretutto poco impegnativo che potrebbe portare all’ingaggio di un top player con quello che si risparmia, e una continuità di gioco che il Napoli ha avuto con Mazzarri, ma che ha portato solo a una Coppa Italia in quattro anni e mezzo. Con Benitez due trofei in un anno e mezzo. Poi si vedrà.

    Ma io a Don Fabio un pensiero lo farei. Meglio dopo un altro anno di Don Rafè. Ma un pensiero…

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