Gonzalo Higuain: se è blaugrana poi, no non può essere lui

Lettera d'amore al nostro centravanti da parte di chi ha inventato l'hashtag #pipitatuttalavita. Perché lui sa che non se ne andrà. Ma se lo farà, sarà stato bello lo stesso
  • gazzetta

    di Alessio Capone

    È tutta una gran bufala, ma non di quelle buone, no: quelle da discount. Ve lo dico io, dall'alto del feeling che ho maturato con lui, un amore che mi è scoppiato in mano e poi è cresciuto esponenzialmente durante tutta la stagione, partita dopo partita, nella gioia e nel dolore, nella buona e nella cattiva sorte, nella vittoria così come nella sconfitta. No, non può essere vero, ve lo dico io: dall'alto del mio #pipitatuttalavita.

    Speculazioni di giornalisti che nulla hanno da scrivere, ma sono costantemente alla ricerca di scoop, di "click", di visualizzazioni dei loro articoli. E nulla più. È il caldo brasiliano, l'afa d'inizio estate, la cometa di Halley o, forse, Saturno che si è allineato con Giove rincoglionendo completamente quelli di Marca. O magari sono quelli di Marca che semplicemente sono entrati in demenza senile. Oppure è la demenza senile che è entrata nella redazione di Marca. Fatto sta che non può essere, anche perché lui me lo avrebbe detto e invece prima di partire mica mi ha rivelato niente. E poi anche la Società Calcio Napoli ha smentito categoricamente.

    No, il mio Pipita non è un attore. Ho ancora impresse le sue lacrime dopo l'eliminazione dalla Champions. Ho ancora davanti agli occhi la sua immagine di quella sera, la maglietta stropicciata dalla delusione e gli occhi inzuppati di disincanto e verità. E quello sguardo fiero dopo i gol, con la mano a battere sul petto e l'indice rivolto verso il prato del San Paolo, quasi a voler dire a tutti: "Io sono qui e ci resto, non sono come gli altri".

    È tutta una bufala, sfruttano la nostra  natura suggestionabile per attirare attenzione e farsi pubblicità. Dobbiamo farci furbi, perché lo scorso hanno doveva andare ovunque tranne che a Napoli, ma alla fine abbiamo visto com'è andata.
    E comunque, anche se fosse vero, farò come mi ha detto ieri sera mio padre: "Alessio, lascia stare, nel calcio d'oggi è meglio non affezionarsi a giocatori e allenatori".
    E comunque, anche se fosse vero, io lo ringrazierò e lo saluterò, a differenza di tutti quelli che già lo stanno infamando e gli stanno voltando le spalle. Lo ringrazierò di avermi fatto innamorare, lo ringrazierò di avermi fatto vivere ciò che nemmeno ero in grado di sognare. Lui, qui. Da noi. La realtà supera l'immaginazione e lui l'ha superata. Anche fosse vero io lo ringrazierò di avermi scaricato addosso quattromila volt di entusiasmo puerile, lo ringrazierò di avermi fatto riscoprire la gioia di essere bambino.

    E poi mi chiuderò nella mia cameretta e piangerò, piangerò fino all'ultima lacrima, piangerò fino a diventare grande. E poi arriverà la noia, sempre tinta d'azzurro, ma sarà la noia. E io non mi innamorerò più di nessuno, come quella volta che lei mi lasciò per telefono e la delusione fu troppa, tutta insieme.

    Ma ve lo ripeto che non può essere, perché lui non é una ragazzina viziata e svampita, lui è il mio, nostro, vostro Gonzalo Gerardo Higuain, detto El Pipita. Lui ha scelto noi.

    E sarà ancora gioia infinita il mio #pipitatuttalavita.

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