Firenze è azzurra grazie a Lisa "Dzemaili"

Blerim è la sua passione, il Napoli il suo grande amore. Ecco come un informatore medico scientifico contagia d'azzurro la città viola.
extranapoli

di Francesco Albanese

Lisa "Dzemaili" Esposito, di professione informatore medico scientifico, vive a Firenze da sei anni. Quella contro la Viola è il suo derby. Di seguito il racconto della vigilia di una partita tesissima per mille aspetti.

A Firenze ci vivi dal 2007, ma Napoli ancora ti manca?

Napoli mi manca sempre, anche se devo ammettere che il senso civico fiorentino è di gran lunga superiore al nostro. All'inizio mi trovavo male, ora va meglio. Continuo però ad avere nostalgia di tutto: dell'aria, della gente, dei suoni, degli odori e pure delle pasticcerie. Qui è tutto mignon, mentre da noi il babà è gigante (ride ndr). In più devo aggiungere che in alcuni casi i napoletani peccano in provincialismo: per esempio c'è chi cerca di camuffare l'accento. Ma per favore! Io sono una dottoressa, fiera del mio essere partenopea!

Come si sopravvive circondati dalla marea viola?

Il clima è pesante, perchè loro sono molto esaltati. Al forno ho incontrato un'amica che mi ha invitato a non farmi vedere in giro. In queste settimane i viola si sono molto gasati, specie dopo aver battuto la Juve. Hanno festeggiato così tanto che pareva Capodanno.

Fiorentini e napoletani, due tifoserie non proprio amiche per usare un eufemismo...

In comune c'è solo l'odio per la Juve. Il fiorentino si considera l'italiano per eccellenza, mentre tutti gli altri sono terroni. Chi ha classe è solo la Viola. Così tirano fuori la storia che Mario Gomez ha rifiutato Napoli per la scarsa qualità della vita in Campania. Del resto anche io nel mio campo ho dovuto dimostrare chi ero e convivere con le continue battute sulla fuga dalla spazzatura. Qui il post Fiorentina-Napoli è sempre difficile. Quando vincemmo con il gol di Maggio nel finale li ho dovuti evitare per una settimana.

Ci abbiamo girato intorno, ora però tutta la verità sul tuo soprannome: Lisa "Dzemaili".

Adoro lo svizzero. A Dimaro mi ha anche scritto il nome sulla maglietta. Il soprannome è nato con i ragazzi del Napoli club Bologna. Allo stadio c'erano cori ed appalusi per tutti tranne che per Dzemaili, l'unica ad incitarlo ero io. La mia passione mi spinge anche a piombare in albergo durante i ritiri. In famiglia mi ritengono una folle, con l'unica eccezione di mio cognato Giancarlo che invece mi sostiene.

Come coltivi la tua passione azzurra?

Oltre a guardare le gare in tv, partecipo alle trasferte con il Napoli club Bologna. Anche perchè a Firenze non esiste un Napoli club. Casa mia poi è tutta tappezzata d'azzurro: dalle presine per il forno fino alla sciarpa che troneggia sopra lo schermo del televisore. Per me si tratta di un vero e proprio amuleto inamovibile: purtroppo la donna delle pulizie non lo sapeva, così l'ha rimossa il giorno di Arsenal-Napoli ed infatti...

In città questo Napoli come è visto?

Per Benitez ed Higuaìn c'è grande rispetto, mentre chi non sopportano è il presidente De Laurentiis che in molti qui paragonano a Cellino. In ogni caso non ci odiano come la Juve, il Milan o le romane. Dicono sempre che se proprio non dovesse vincere il campionato la Fiorentina allora sarebbe meglio che fosse il Napoli ad arrivare primo.

E a fine partita che cosa accadrà?

Semplice. Se vinciamo mi vesto d'azzurro per una settimana, come del resto ho già fatto in passato. Se invece perdiamo prendo il cane, vado in Umbria e sparisco.

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