Caro Benitez, la tua è convinzione o cocciutaggine?

Lettera aperta all’allenatore spagnolo che non cambia modulo nonostante un mercato deficitario, gli infortuni e i segnali inequivocabili che gli arrivano da alcuni giocatori
  • echeion.it

    di Domenico Zaccaria

    Caro Rafa, errare è umano ma perseverare è diabolico. La ferma convinzione nel tuo modulo, alla lunga, rischia di trasformarsi in dannosa cocciutaggine. E’ vero, Napoli è una piazza umorale e il presidente ti ha scelto anche per farci fare il tanto agognato salto di qualità: nella mentalità, prima ancora che nel gioco e nei risultati. Ed è vero anche che da due anni a questa parte sei costretto a confrontarti con due squadre più forti, la Juventus e la Roma. Il problema è che al momento il Napoli non ha davanti solo i bianconeri e i giallorossi ma anche la Lazio, la Sampdoria e il Genoa: non proprio delle corazzate. Se è vero che la crescita della società passa anche per un rinnovamento delle strutture e per un radicale cambiamento della mentalità, innanzitutto della tifoseria, è altrettanto vero che la mancata qualificazione alla prossima Champions League darebbe la mazzata definitiva a tutto il progetto. E che il principale responsabile della disfatta saresti tu.

    E’ vero, questa estate non ti hanno comprato i giocatori che desideravi: tu chiedevi Mascherano e Gonalons e alla fine ti hanno preso David Lopez e Gargano. Avevi trasformato Insigne in un perfetto esterno sinistro del tuo 4-2-3-1 e nel momento migliore si è rotto. Mertens è l’ombra del giocatore ammirato nello scorso anno, in porta avevi un fedelissimo come Reina e ti sei ritrovato un giovane di belle (?) speranze che fa più danni della peste. Insomma, gli alibi non ti mancano.

    Eppure noi tifosi, anche chi ti ha sostenuto con fiducia cieca in tutti questi mesi, iniziamo a nutrire delle perplessità. Chi ha, nel campionato italiano, un attaccante come Higuain? Nessuno. E un esterno come Callejon? Solo noi. Rose alla mano, è possibile a questo punto della stagione avere tre squadre davanti nella lotta al terzo posto? No, caro Rafa, e lo sai bene pure tu. Se continui a sostenere che siamo la squadra che tira in porta di più in tutta la Serie A, io ti rispondo che da due anni prendiamo gol e perdiamo punti sempre alla stessa maniera. Prima del tuo arrivo, Hamsik era tra i migliori in Italia e in Europa: possibile che la sua involuzione non dipenda anche dal tuo modulo che lo penalizza? Visto che a centrocampo sono arrivati i campioni che desideravi, è il caso di insistere con una linea a due che, sempre in inferiorità numerica, non riesce né a impostare né a coprire la difesa? Non sarebbe il caso di arretrare Hamsik per infoltire il centrocampo e permettere allo slovacco di giocare con più metri di campo davanti? E che dire di Jorginho, che lo scorso anno nella mediana a tre del Verona è stato il regista migliore del campionato mentre a Napoli sembra il fratello scarso? Nella trasferta di Genova contro la Sampdoria, con Insigne, Mertens e De Guzman fuori, pur di non cambiare modulo hai fatto giocare Ghoulam esterno alto: questa è convinzione nel proprio modulo o cocciutaggine?  E che dire di Zapata? Può il Napoli, in questo momento, fare a meno della sua fisicità mentre Higuain è costretto sempre a fare a sportellate con i due difensori centrali avversari? Perché non provarli mai insieme dal primo minuto? Vuoi dimostrare a tutti i tuoi detrattori che si sono sbagliati? Che in Italia si può e anzi si deve giocare all’europea?  Magari alla fine avrai ragione tu. Ma il rischio che ti stai prendendo è davvero alto.  

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